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DIOR, LO STILISTA CHE AMAVA LE DONNE

  • Maria Giordano & Francesca Di Domenico
  • 29 gen 2016
  • Tempo di lettura: 3 min




“E Dior creò la donna”, così si disse nel 1947. Perché? Perché Dior disse alle donne che avevano il diritto di spendere quel che volevano per essere belle, perché belle lo erano già, ma con qualche accorgimento potevano diventare addirittura splendide. Brillare di luce propria. E così quello stilista che impiegava venti metri di stoffa, mentre altri ne utilizzavano solo tre, è divenuto lo stilista più amato da tutto il mondo femminile. E non solo. A quell’epoca anche l’America si infatuò di Christian e del suo “New Look”: prima di tutto linee morbide e gonne lunghe, perché il tempo della fame e dei vestitucci era finito. Spalle tondeggianti, perché gli abiti con le spalline militari andavano bene negli anni passati, ma adesso era tornata la primavera e c’era la pace; abitini che poi sono diventati un must, dal busto sagomato ed aderente e dalla vita strettissima, con gonne a forma di campana, con materiali ricercati e lussuosi. Abiti, quindi, iperfemminili, dallo sguardo retrò per l’epoca, ovvero che si ispiravano alla moda francese delle donne nobili di fine Ottocento. Dior afferma un modello di donna romantica e femminile all'apoteosi, che predilige il lusso e la raffinatezza, la classe alla comodità. Con la sua nuova siluette, é stato il responsabile principale del ritorno di Parigi come "capitale" del mondo per la moda, dopo che aveva perso la sua importanza durante la seconda guerra mondiale. Le collezioni si susseguono negli anni, strutturate e definite, capi come opere d'arte altamente modellati nelle lavorazioni e nei tessuti. Una passione animalier, che lo portò ad utilizzare la pelliccia di felino come decorazione per i cappellini. A coronare il vezzo femminile, fiocchi, tacchi a spillo e scarpe appuntite, cappellini, guanti e avvolgenti stole. Fino alla linea di moda più leggera e giovanile del 1954, semplice e chic alla maniera di Dior. La collezione porta il nome di un fiore delicato, il Mughetto, un tema caro alla casa di moda parigina. Le sue donne avevano il fascino delle dive e i suoi capi erano adorati, tra le tante, dalla nostra Gina Lollobrigida.


Gina Lollobrigida mentre prova un paio di scarpenella boutique Christian Dior a Londra



Nel 1947 Christian Dior ideò un tailleur con ampia gonna e giacca stretta in vita. Le donne che passavano il loro tempo al Bar del Plaza, sorseggiando cocktail con le amiche, amavano indossarlo; da qui il nome di tailleur bar. In questo scatto l'attrice a cantante tedesca Marlene Dietrich indossa la giacca tipica del tailleur bar con gonna stretta, sfoggiando la sua inconfondibile espressione da femme fatale. Sobria, elegante e seducente. L'attrice amava profondamente le creazioni dello stilista francese; basti pensare che quando fu scelta dal maestro Alfred Hitchcock per la pellicola Stage Fright (Paura in palcoscenico), la sua risposta fu :" No Dior, No Dietrich!" Semplicemente straordinaria!



Evita Perón, pasionaria, sognatrice e combattente, per il gala al Teatro Colòn si affidò a Dior. Il risultato fu mozzafiato. Aggraziata, bellissima e sorridente, accanto al marito Juan Domingo Perón, indossa un abito da sera bianco con corpetto ricoperto da cristalli ed ampia gonna. Bidibi bodibi bù ed ecco una favolosa Cenerentola!




1962, la diva Marilyn Monroe posò per Vogue indossando una creazione di Dior. Si trattava di un semplice abito nero lungo con profondo scollo sulla schiena. Ancora una volta eleganza, stile e classe su sposavano alla perfezione! Abito intramontabile per una diva immortale!



Nel 2013, l'attrice israeliana Natalie Portman è la nuova testimonial per la campagna dell'iconica fragranza Miss Dior. Proprio Miss Dior fu un profumo fortemente voluto da Christian Dior nel 1947, anno in cui cercava rinnovamento. "Il profumo di una donna dice molto più della sua calligrafia" diceva infatti lo stilista francese, pronto a dare alla donna una fragranza floreale, delicata e sensuale. La Portman indossa una creazione del direttore artistico di Dior Couture, Raf Simon. Si tratta di un abito degradè in chiffon con migliaia di fiorellini. L'attrice simboleggia l'eterna giovinezza di Miss Dior. Chi non sente risuonare "La vie en rose"?




 
 
 

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